Notizie sulla Cappella
Dove si trova: A circa due km dal centro storico, lungo strada San Giorgio (la prosecuzione di Viale Gen. Martinengo)
CENNI STORICI E TESTIMONIANZE ARTISTICHE
Negli archivi storici c’è traccia di un’antica chiesa di San Giorgio, di proprietà del Conte Marenco. Caduto in rovina tale edificio, nel 1852 la cappella fu rifondata da Dalmazzone Giuseppe, e nel 1933 fu donata dai suoi eredi ai frazionisti.
All’interno si conserva una grande tela ottocentesca raffigurante la mitica scena di San Giorgio che lotta vittorioso col drago. Il santo guerriero per eccellenza è protettore dei cavalieri e dei soldati, ma è anche invocato contro i serpenti velenosi, le peste, la lebbra, la sifilide.
La cappella, purtroppo, è stata trascurata: già nel 1922, l’ allora arciprete di Castello Mons. Gastaldi, scriveva: “questa chiesa da parecchi anni più non è officiata. Si confida siano presto risolte le divergenze per le quali non si eseguisce la volontà del Pio fondatore.”
Recentemente è stato rifatto il tetto che minacciava di crollare, restaurato il campanile e risanato l’interno.
CONTENUTO DEL VERBALE:
Verbale di deliberazione
dei capifamiglia del Quartiere di San Giorgio.
L'anno 1923, il 6
del mese di agosto, si radunarono in Casa Canonica di San Lorenzo
i Sig. Dalmazzone Lorenzo, Dalmazzone Luigi, Ballauri Lorenzo,
Cillario Luigi, Chiarene Francesco, Cappa Carlo, Sappa Desiderio,
Rolfo Pietro, Don Fracchia Silvio, e decisero per parte loro quanto
segue, lasciando ancora di interpellare e fare firmare gli assenti:
1) i sigg. Dalmazzone Lorenzo, Luigi e Ballauri Lorenzo, finora
proprietari della Cappella di San Giorgio, che attualmente si
trova in buono stato, cedono la proprietà di essa a tutti
i frazionisti del quartiere; 2) tutti i proprietari del quartiere,
sottoscritti, si obbligano a concorrere, in avvenire, alle spese
necessarie per le eventuali riparazioni e miglioramenti alla cappella
stessa; 3) essi si obbligano pure ad accettare per turno la carica
di massaro, che in unione del sottomassaro e dell'arciprete di
San Lorenzo, ne costituiscono l'amministrazione; 4) per riguardo
a spese occorrenti per riparazioni o migliorie, se si tratta di
cosa di poco conto decide l'amministrazione dell'anno corrente,
se si tratta di cosa rilevante é necessario interpellare
i capifamiglia del Quartiere; 5) Oltre l'amministrazione, si nomina
un tesoriere permanente, che l'adunanza approva nella persona
di Dalmazzone Giuseppe di Lorenzo; 6) alla fine di ogni anno si
fa la revisione e la resa dei conti.
Dogliani Castello, 6 agosto 1933.
Documento firmato
in originale da: Sac. Alessandro Neri, arciprete; Dalmazzone
Luigi; Dalmazzone Giuseppe; Ballauri Lorenzo; Cillario Luigi;
Chiarena Francesco; Cappa Carlo; Sappa Desiderio; Conterno Giuseppe
fu Giuseppe; Rolfo Celso fu Luigi; famiglia Fracchia; per eredi
Manfredi: Manfredi Riccardo; Morendi Domenico.